Non è facile essere “vicini di casa” di un opera così prestigiosa come la Casa Batllò di Antoni Gaudì, eppure l’architetto Lluis Domenech i Montaner è riuscito nell’opera di creare una opera all’altezza del sommo architetto della Sagrada Familia. Si chiama Casa Lleo Morera, e più che una casa, è una chiesa, con tanto di facciata e di svettanti pinnacoli gotici. Il gotico qui rappresentato però non è lo splendido gotico catalano o Mediterraneo, caratterizzati da una superiore armonia e luminosità rispetto agli sviluppi nordici di tale stile, ma è piuttosto un “gotico da fiaba”, con tanto di tempietto con colonnato monoptero sulla parte superiore della facciata.
In realtà, Domenech i Montaner non progettò da cima a fondo una nuova casa: il suo è un adattamento del 1902 della Casa Rocamora, del 1864. Durante l’ampliamento colossale dell’Eixample (o in castigliano “Ensanche”, “ampliamento”, una operazione urbanistica che probabilmente non si vedeva dai tempi della “Addizione Erculea” di Ferrara) molti edifici già esistenti che si trovavano lungo le direttrici di sviluppo dei nuovi quartieri vennero rinnovati con le caratteristiche stilistiche Moderniste: ad esempio, quasi ogni incrocio all’interno dell’Eixample presenta nei palazzi aggettanti delle facciate smussate, come creare una piccola piazza al posto di uno spigoloso angolo retto (una operazione colossale di adattamento, con tanto di profusione di piccole cupole per le sommità, di decorazioni scultoree per i frontoni e in ferro battuto per i balconi).
Quello che è certo è che la Casa Lleo Morera è la più bella e la più riuscita di questo suggestivo adattamento.