Gaudì ha sempre amato Barcellona, città che ha consacrato a memoria immortale del suo genio e della sua opera. Sono infatti tante le testimonianze del grande architetto catalano nella città, ognuna con la sua energia e la sua attrattiva.
Gaudì nasce nel 1852 a Reus, nella Catalogna meridionale, ma già dal 1869 si trova a Barcellona per motivi di studio. Qui, a soli 31 anni, gli viene affidatato nel 1883 il cantiere della più famosa di tutte le sue opere, la chiesa della Sagrada Familia il cui nome completo in lingua catalana è Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia). Questa chiesa è rimasta incompiuta, ed oggi è ancora in costruzione dal 1882. La Sagrada Familia è diventata da poco, nonostante i lavori in corso, una basilica, consacrata da Benedetto XVI durante il suo ultimo viaggio in Spagna. Dal punto di vista artistico la si può definire come un tempio moderno dedicato al modernismo catalano, di cui Gaudì era il massimo esponente.
Oltre alla Sagrada Familia però Barcellona conserva anche altre opere, di carattere soprattutto urbanistico, concepite per l’arricchimento della città dal grande artista catalano. Una di queste è il Parc Guell. Questo parco fu progettato e realizzato agli inizi del 1900, ed era stato inteso come una città-giardino. Le vicessitudini dell’espansione urbana della città hanno però portato alla sua inclusione nel tessuto urbano ed è diventato oggi un parco pubblico.
Troviamo poi esempi anche di abitazioni private che hanno fatto la storia dell’architettura per la loro concezione estremamente moderna delle strutture murarie. Meritano infatti una visita la Casa Milà e la Casa Batllò, edificate entrambe nel primo decennio del novecento. Entrambe sono l’esaltazione del principio della linea curva, con tratti zoomorfi che rendono l’unità abitativa non più una produzione razionalista, ma un’entità unica contraddistinta da una propria specifica “anima”, in piena adesione ai principi modernisti dell’epoca.
Barcellona e Gaudì hanno avuto un rapporto simbiotico, né la città, né il grande artista, potrebbero esistere senza l’altro, e il prodotto dell’amore e del genio tra questa città e Gaudì restano ancora oggi uno dei simboli più importanti del novecento artistico europeo.
Gaudì muore nel 1926 dopo essere stato investito da un tram, e si trova oggi sepolto in una cripta nella Sagrada Familia.