Ogni artista ha il suo mecenate, e ogni architetto ha il suo ricco uomo d’affari di fiducia: persino un uomo spirituale come Antoni Gaudì non ha fatto eccezione, e l’industriale che ha reso possibili molti dei suoi sogni si chiama Eusebi Guell, commerciante di tessuti della dinamica Barcellona di inizio novecento. Nelle immediate vicinanze della città, a Santa Coloma de Cervello, possiamo trovare una splendida opera che dimostra le potenzialità del talento gaudiniano con la ricchezza dei mezzi dell’illuminato imprenditore catalano: la Colonia Guell.
Si tratta di un piccolo villaggio per operai non dissimile come idea a quello nato a Crespi d’Adda: una piccola realtà urbana “utopistica”, in cui lavoratori e proprietari potessero vivere in armonia con dignità e benessere reciproco. Ed esattamente come Crespi d’Adda, anche una parte della Colonia Guell è stata iscritta all’interno dell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Per la realizzazione del villaggio, il solitario Gaudì non disdegnò l’aiuto di validi collaboratori, eppure per una struttura la progettazione fu portata avanti in piena autonomia: la chiesa della Colonia. Intesa come uno spazio pubblico aperto a tutti e non solo ai fedeli, Gaudì concepì il tempio come una versione di prova, in scala ridotta, della costituenda Sagrada Familia.
I principi base della sua architettura sono già tutti presenti: torrioni parabolici sovrastati da pinnacoli iperbolici, colonne come alberi che si protendono verso le aperture sulla volta, superfici ricoperte di scintillanti mosaici moderni astratti (“trencadis”) e forti nervature plastiche. Purtroppo, al geniale architetto non fu possibile portare a termine la sua opera, a causa principalmente delle difficoltà impiegate nella creazione della sua Sagrada Familia, eppure oggi è stata ricostruita una versione in scala di come doveva apparire l’esterno della chiesa della Colonia Guell una volta completata, ed è in mostra presso il Museo Diocesano di Barcellona. Meravigliosa è invece la cripta del tempio, l’unica parte portata a termine dal Maestro: un luogo magico ricolmo di misticismo e di lirica poesia.